Star Wars, Amedeo Tecchio svela: “Ho 15.000 oggetti, sogno un museo”

Amedeo Tecchio, classe 1961, di Vicenza, è considerato uno dei maggiori collezionisti del mondo Star Wars o, come preferisce lo stesso collezionista vicentino, di Guerre Stellari. Collectme.it l’ha intervistato, in esclusiva, per saperne di più sulla sua incredibile passione e sul suo grande sogno…

La bettola di Yoda, il nome della sua immensa collezione da circa 15.000 oggetti, è un luogo di culto, visitato da incalliti fan…

Come è nata la sua passione per Guerre Stellari?
“A 16 anni sono andato a vedere il primo episodio di Guerre Stellari e sono rimasto folgorato. L’ho visto tre volte di seguito e, se avessi potuto, sarei rimasto anche per la quarta proiezione, ma dovevo rientrare per forza a casa. Gli effetti speciali, la storia, i personaggi… Una folgorazione per uno come me già appassionato di fantascienza”.

E poi che è successo?
“E’ successo che, per mantenere vivo l’interesse sul film visto (allora la tecnologia era pari a quasi zero, ndr), ho iniziato a cercare oggetti, riviste, giocattoli. Insomma, tutto quello che aveva attinenza con il primo episodio di Guerre Stellari. Con Il ritorno dello Jedi, sono iniziate a circolare le prime riviste, alcune fanzine, un po’ di materiale. Insomma, si è iniziato a capire che c’erano tante persone interessate al mondo Star Wars”.

Una passione che è cresciuta senza sosta…
“Esattamente. Il mio primo magazzino era di 50 mq quadri ma si è riempito subito. Poi ne ho avuto uno di 80 mq. Ora siamo a 250 mq e lo spazio scarseggia. Ho cominciato a collezionare tutto quello che riguardava la prima trilogia. Dalle monetine alle statue, dalle riviste alle action figure, dai francobolli ai poster. Ora La bettola di Yoda, così questo il nome della mia collezione, vanta circa 15.000 pezzi”.

Ha mai pensato di venderla? Potrebbe farci una somma impressionante…
“No, non la venderò mai. Ho una regola: ‘quello che entra nella mia collezione non esce…’. Nei week-end ci cono persone che vengono apposta per vedere l’intera collezione. Io spiego le storie che ci sono dietro agli oggetti. Mi auguro che, un giorno, tutto questo diventi un museo. Ci sono persone che mi hanno affidato le loro collezioni nel corso degli anni e ci tengo a portare avanti tutto quanto, anche per loro”.

C’è qualche pezzo a cui è particolarmente legato?
“No, non ho un mio pezzo preferito perchè ognuno di loro ha una storia importante alle spalle. Certamente ho articoli rari e particolari. Non so, penso alle pellicole in 35mm dei primi tre episodi, esattamente quelle che venivano proiettate nei cinema, o ai tanti poster autografati dagli attori della trilogia originale o, ancora, alle statue… Difficile scegliere, meglio goderseli tutti”.

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